Biennio di recupero. I nostri ragazzi e le sfide educative future

Fra le difficoltà degli studenti rientra certamente l’incapacità di interessarsi a materie talvolta avvertite come troppo lontane dai loro interessi e dalle loro stessa complessa contemporaneità. In un’epoca super tecnologica e iperconnessa le distrazioni sono del resto innumerevoli sebbene fatichino ad alimentare la loro curiosità rendendoli al contrario perlopiù abulici e passivi.

Purtroppo, i Docenti che ammettono di essersi imbattuti in difficoltà verso le quali non erano pronti o per le quali non si sentivano adeguatamente attrezzati sono in deciso aumento. A detta di molti il principale scoglio è rappresentato da un linguaggio spesso indecifrabile e di difficile accesso usato dai giovani, che finisce per dar vita ad un micromondo da cui gli adulti sono generalmente esclusi.

Quello adolescenziale, non è una novità, è un universo complicato, criptico e talvolta respingente. Ciò obbliga chiunque abbia delle responsabilità di tipo educativo a sfide sempre più difficili che richiedono ora più che mai impegno e dedizione.

Le nuove generazioni – o generazione Z si rispecchiano in una realtà ormai radicalmente tecnologica essendo letteralmente nati con le tecnologie che maneggiano con enorme naturalezza e non di rado con spregiudicatezza.

Per certi versi, però, le subiscono e ne sono dipendenti. Un uso compulsivo può alterare la loro percezione della realtà o dare vita a manifestazioni più o meno consapevoli di cyberbullismo. Il distacco dalla realtà e la svogliatezza nello studio, o a trovare degli stimoli, ne rappresentano delle implicite conseguenze non meno preoccupanti.

Il recente successo della serie inglese Adolescence trasmessa dalla nota piattaforma Netflix ha portato allo scoperto dei timori che si era forse solamente cercato di allontanare.

Per troppo tempo pensare di andare in profondità su aspetti tanto inquietanti è apparso rischioso, quasi che una maggiore consapevolezza circa la loro terribile esistenza avrebbe reso le dinamiche relazionali fra genitore/educatore e adolescenti ancora più compromessa con effetti psicologici reciprocamente paralizzanti.

In realtà, chi per mestiere era già abituato a confrontarsi con ragazzi di quell’età si è dichiarato meno sorpreso da quanto emerso degli stessi genitori, sebbene abbia riconosciuto alla serie il merito di averne parlato aiutando tutti a saperne di più. Non si sarebbe perciò trattato di verità clamorose quanto piuttosto di particolari di quel micromondo a noi così vicino e comunque spesso ancora troppo distante.  

Da diversi anni Accademia Avvenire affronta i problemi legati all’adolescenza attraverso uno sportello di ascolto e supporto psicologico attivo tutti i giorni, e con attività di discussione a sfondo pedagogico e psicosociale. Attraverso un docente specializzato nello studio e nei comportamenti dell’età evolutiva è così possibile scandagliare ciò che spaventa i ragazzi e che spesso è all’origine di comportamenti violenti o di esclusione fra i pari.

Per un istituto scolastico specializzato nel recupero scolastico e biennio di recupero come quello milanese, lavorare sulla persona deve sempre procedere parallelamente al piano didattico ritenendo la combinazione delle due componenti indispensabile per il raggiungimento di un risultato scolastico positivo.  

Non è allora forse un caso se i ragazzi che ritrovano la strada siano poi i primi a riscoprire anche l’interesse per lo studio e a raggiungere risultati che fino a qualche tempo prima sarebbero apparsi sorprendenti perfino a loro.

Naturalmente, disporre di docenti di qualità e con una enorme dose di responsabilità costituisce una garanzia imprescindibile, specialmente nel caso in cui la classe stia affrontando un biennio di recupero o due anni in uno.

La sfida educativa del futuro dovrà sapere coniugare educazione, valori e istruzione con particolare attenzione alle tecnologie. Non è infatti necessario vederle per forza come un tabù, semmai qualcosa da trasformare da nostri nemici invisibili a nostri alleati.

Da Accademia Avvenire Milano, oltre al biennio di recupero, troverai tutto questo e molto altro. Visita i nostri uffici e la nostra sede scolastica. Ti aspettiamo.

Frequentare corsi scolastici a Milano, serali o pomeridiani

Corsi scolastici a Milano, da ormai alcuni anni molti studenti lavoratori hanno cambiato radicalmente la maniera di immaginare un modello di scuola che si adatti alle loro esigenze. Riuscire a conciliare lavoro e studio non è infatti un’impresa facile. In taluni casi, poi, la paura di non riuscire a mantenere il doppio impegno può rappresentare un freno non da poco sulle personali ambizioni al punto di desistere dall’iscriversi.

Corsi scolastici a Milano post pandemia

Fra gli elementi positivi che la pandemia ci ha lasciato in eredità vi è senz’altro la possibilità di ideare un piano lavorativo e formativo differente da quello al quale eravamo abituati, e quindi meno tradizionale, ma pienamente adatto a coloro che, in qualità di lavoratori, troverebbero dispendioso recarsi dal proprio posto di lavoro alla sede scolastica e quindi finalmente a casa.

Corsi scolastici a Milano con didattica a distanza

È proprio per fare fronte a impedimenti come questi che interviene la Didattica Digitale. Si tratta sostanzialmente di utilizzare qualsiasi piattaforma disponibile per creare delle aule virtuali in cui studenti e docenti possano vivere un’esperienza in larga misura poco dissimile da quella di una vera classe, con il vantaggio, appunto, di non doversi spostare da casa, o addirittura, di potere seguire lezioni da qualunque altro posto o paese si trovino.

Per collegarsi, ciascuno potrà infatti banalmente sfruttare la situazione in cui si trova; ipotizzando, invece, che per ragioni di lavoro lo studente si trovasse in trasferta, un banale collegamento a internet garantirebbe la possibilità di non perdere la lezione.

Quindi, la parola d’ordine di un moderno corso serale è collegarsi, in qualunque modo e da qualunque luogo. Allo scopo basterà il nostro fidato e inseparabile smart phone. Infatti, per seguire una didattica a distanza non è necessario essere muniti di chissà quali sofisticate apparecchiature essendo, appunto, sufficiente un semplice telefono.

Diploma serale

Gli studenti serali costituiscono una componente minoritaria all’interno del mondo studentesco; tuttavia, ciò non ne fa una realtà meno importante. Indagini interne agli istituti pubblici e privati che si occupano di diplomare-accompagnare questa specifica categoria di studenti confermano come l’interesse verso i corsi serali riguardi, in realtà, un numero di persone in costante crescita. L

’utenza dei Corsi scolastici a Milanorisulta, inoltre, piuttosto eterogenea e in parte differente da quella che fino a qualche anno fa veniva tradizionalmente associata a questa particolare didattica.

Lo studente, infatti, non è necessariamente un lavoratore, e non è detto che abbia un’età troppo distante da quella di chi frequenta in orario diurno. Tra i lavoratori, il range di età appare piuttosto variegato e può comprendere individui poco più che ventenni fino agli ultracinquantenni.

In qualche caso, la ragione che spinge a iscriversi presso una scuola serale è determinata da esigenze personali o da orari lavorativi altrimenti vincolanti. Per altri, invece, ciò che incide in maniera favorevole è senz’altro la volontà di rimettersi a studiare mossi dal semplice desiderio di portare a termine qualcosa che anni prima si era prematuramente interrotto.

Corsi scolastici pomeridiani a Milano

In una metropoli come quella milanese, in costante trasformazione, le mutate esigenze dei datori di lavoro, e più in generale delle attività economiche, hanno causato un drastico cambio di rotta rispetto alle tradizionali esigenze orarie costringendo i lavoratori a una maggiore flessibilità.

Ciò ha favorito fasce orarie alternativi entro le quali introdurre dei corsi e delle lezioni. Il corso pomeridiano rappresenta infatti un’ottima opzione per tutti coloro che, per motivi diversi, fossero impossibilitati a iscriversi in orario diurno o serale.

L’orario pomeridiano rappresenterebbe perciò un’ottima occasione, sia che il corso venga predisposto come lezione a distanza, oppure, alternativamente, adottando la tipica lezione frontale e in presenza.

Corsi scolastici pomeridiani a Milano per il biennio di recupero scolastico

Per ciascuno dei casi illustrati molti istituti garantiscono l’iscrizione per un anno regolare; alcuni invece prevedono anche la formula nota come biennio di recupero scolastico (due anni in uno) allo scopo di accorciare i tempi che separano dal Diploma.

In ciascuno di questi casi, il clima di solidarietà che si instaura non solamente fra i partecipanti al corso, ma anche fra studenti e professori, segna un ulteriore punto di forza per coloro che hanno pensato di cimentarvisi, consentendo, indubbiamente, di affrontare gli studi nella migliore condizione ambientale possibile.

Non esiste un tempo speso meglio di quello dedicato alla nostra crescita personale e culturale. Di tale cammino il Diploma rappresenta il premio finale ma anche il migliore biglietto da visita per la carriera professionale. Per ognuna di queste ragioni non ci sono limiti temporali o anagrafici che tengano o che non possano essere abbattuti.

Il percorso di recupero scolastico a misura di tutti

Accademia Avvenire è la migliore soluzione per coloro che avessero intenzione di intraprendere un percorso di recupero anni scolastici. Non è infatti un caso se da più di trent’anni la prestigiosa scuola privata milanese vanta il più grande numero di iscritti e di successi di settore dell’intero bacino lombardo. A fare da leva è certamente anche la presenza di una vasta offerta di corsi e di indirizzi di studio che si adattano alle esigenze di ciascuno.

Il nostro metodo di insegnamento si adatta perfettamente alle esigenze dei suoi iscritti. Pianificazione modulare, verifiche mensili e monitoraggio costante delle difficoltà garantiscono un processo di apprendimento graduale che va incontro a coloro che magari già da un po’ sono rimasti fuori dal circuito scolastico.

Il percorso di preparazione si avvale di prove scritte e orali organizzate con cadenza mensile, oltre a delle simulazioni di esame da tenersi verso la fine dell’anno o comunque prima degli esami veri e propri. Oltre a ciò, l’istituto organizza delle attività aggiuntive come i recuperi pomeridiani, rivolti a coloro che abbiano delle materie insufficienti, o i pomeriggi di studio guidato da tutor. Da quest’anno sono inoltre attive delle ore facoltative di conversazione in lingua straniera. Per ciascuna di queste attività l’obiettivo comune è quello di aiutare pure coloro che si sentono più fragili e meno portati verso lo studio a non viverlo più con timore e sfiducia quanto piuttosto come a una scommessa da portare a buon fine.

Il percorso di recupero anni scolastici

A seconda delle tue esigenze specifiche, per il tuo percorso di recupero potrai optare per una singola annualità oppure per un biennio – anche noto come due anni in uno. La seconda tipologia è espressamente rivolta a coloro che avendo in passato ottenuto qualche bocciatura o per avere interrotto prematuramente i loro studi vorrebbero ora guadagnate un po’ del tempo perduto. In entrambe le soluzioni potrai contare su uno staff di docenti altamente specializzato pronto a sostenerti e a guidarti in ogni fase del percorso.

Indagini interne riportano che coloro che hanno scelto di affidarsi ad Accademia Avvenire non se ne sono pentiti confermando di avere trovato un luogo ideale e assolutamente congeniale alle loro esigenze.

Se hai già perso qualche anno di scuola e temi di rimanere senza Diploma, il recupero scolastico è la soluzione perfetta per non avere rimpianti. Natale è vicino. Perché allora non regalarti un progetto di recupero scolastico? Il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per diplomarsi. Se ancora non sei convinto e hai bisogno di altre informazioni contattaci tramite i nostri canali ufficiali; siamo certi che il nostro personale saprà trovare la soluzione su misura per te.

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Giulia e Giulia

Il 25 Novembre in tutto il mondo si ricordano le donne vittime di femminicidio e prevaricazione il cui simbolo universale è la scarpa rossa. La ricorrenza rappresenta anche un’occasione per riflettere sulla condizione femminile più in generale e di come, alle soglie del 2025, la strada da fare perché venga realizzata una piena parità fra uomini e donne comporti ancora molti ostacoli.

Negli ultimi anni in Italia sono stati soprattutto due i casi ad avere scosso maggiormente le coscienze segnando in ognuno di noi un solco profondo di rabbia e disgusto. Stiamo parlando di due splendide giovani donne fatalmente accumunate dallo stesso nome e dal tragico destino che le ha per sempre strappate alla vita. Si chiamavano Giulia Tramonatano e Giulia Cecchetin; la prima sarebbe presto diventata madre mentre la seconda era in procinto di laurearsi. Vite spezzate, ma non dalla fatalità o dall’imprevisto quanto piuttosto dall’egoismo brutale, nel caso della Tramontano, e dal possesso morboso, nel caso della Cecchettin. Giulia e Giulia si sono trasformate nelle nostre figlie, nelle nostre sorelle, nelle nostre amiche. Ogni donna ha visto nelle loro vicende delle somiglianze con vicende nemmeno così diverse che magari le avevano viste protagoniste, sebbene con esiti fortunatamente meno tragici o irreversibili.

Accademia Avvenire e l’impegno sui diritti e la parità di genere

Accademia Avvenire di Milano è da sempre attenta ai temi che riguardano i diritti, dalla parità di genere all’inclusione, e più genericamente al rispetto delle diversità di ogni natura, siano esse religiose, etniche o sessuali. Le ore di educazione civica rappresentano in tal senso un laboratorio di discussione privilegiato e uno strumento eccezionale per favorire una migliore consapevolezza, ma anche una maniera ottimale per aiutare le nuove generazioni ad avere un approccio consapevole nel rapportarsi agli altri e nel vivere in maniera sana i propri sentimenti.

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Siamo tutti il ragazzo dai pantaloni rosa

Negli ultimi mesi si sono susseguite notizie allarmanti che costringono chiunque abbia a che fare con degli adolescenti a un serio momento di riflessione. Il disagio giovanile, da una parte, e gli efferati e atti di violenza perpetrati dagli stessi riempiono quotidianamente le cronache dei nostri notiziari e ogni volta il livello di gravità sembra avere superato ogni limite immaginabile.
Fra le cause si è a lungo imputato quale fattore scatenante il lungo periodo di confinamento forzato a cui bambini e ragazzi in fase di crescita sono stati costretti durante la grave crisi pandemica. Senza sottovalutare gli effetti devastanti di quel periodo è ormai per tutti evidente che il problema sia più profondo e complesso, chiamando in causa coloro che genericamente vengono indicato come educatori, siano essi insegnanti o figure genitoriali. Nessuno insomma può chiamarsi fuori, e stanti i fatti, ciò vale adesso più che mai.

Accademia Avvenire e il suo progetto di sensibilizzazione

Un altro tema delicato ma fortemente apparentato allo smarrimento giovanile è il fenomeno ultra noto del bullismo e del cyberbullismo. Per sensibilizzare i ragazzi circa le conseguenze che ne derivano Accademia Avvenire ha organizzato un’uscita didattica partecipando alla proiezione del Film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. Il tema pare abbia toccato proprio tutti, perfino coloro che generalmente si mostrano, o simulano di essere, più inscalfibili. Il disagio giovanile si annida in famiglia ma anche fra i pari, sui banchi di scuola, dove un comportamento innocente o la scelta di indossare un capo inconsueto, come nel caso del protagonista del film, può trasformarsi in una gogna dolorosa che nei casi estremi può condurre ad atti fatali e irreversibili.

Accademia Avvenire ormai da diversi anni dispone di uno sportello di ascolto rivolto a coloro che avvertono delle fragilità o del disagio che compromette la propria salute mentale e non ultimo il rendimento scolastico. Lo sportello si è rivelato un supporto importante per intercettare problemi mai espressi intervenire e in taluni casi ha alimentato il coinvolgimento delle famiglie spesso ignare avviando dei contattati con centri preposti a seguire adolescenti problematici ma soprattutto sofferenti. Ciò che questa esperienza ci ha regalato è la consapevolezza che spesso il malessere non dipenda dal non avere voglia di vivere, come un po’ troppo semplicisticamente si potrebbe credere, bensì dal non sapere come vivere.

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Una scuola solidale: Accademia Avvenire

La paura della diversità e i pregiudizi

Albert Camus sosteneva che “essere diversi non è una cosa buona né cattiva. Significa semplicemente che sei abbastanza coraggioso da essere te stesso”, parole che, riportate ai nostri giorni, appaiono drammaticamente attuali. Ma che cosa significa veramente essere “diversi”? Esistono molteplici maniere o ragioni per sentirsi o essere percepiti come tali. La scuola, assieme alla famiglia, rappresenta indubbiamente il luogo dove simili questioni divengono oggetto di studio e di confronto quotidiano. Qui si impara a relazionarsi e ad accogliere l’altro nella sua interezza, ad accettarsi e a vedere nelle differenze un motivo di arricchimento e apertura piuttosto che una ragione di esclusione.

Tuttavia, nonostante prevalgano di gran lunga atteggiamenti costruttivi e di amicizia non è raro che mescolati a questi, da parte di alcune minoranze si manifestino anche atteggiamenti discriminatori o di bullismo. I fattori scatenanti possono generalmente essere racchiusi in motivi di natura caratteriale o comportamentale o a difetti fisici che divengono oggetto prediletto di deplorevoli offese. In taluni casi, poi, provenire da paesi lontani o manifestare preferenze sessuali non in linea con quelle maggiormente accettate è sufficiente per essere presi di mira o essere isolati.

La scuola solidale

Accademia Avvenire Milano, è da sempre un modello di scuola fortemente solidale che non a caso nel progetto di recupero scolastico mantiene altissimi standard qualitativi che anno dopo anno le hanno consentito di registrare un ottimo numero di iscritti. Presso l’istituto privato milanese si respira un clima di solidarietà e cura, e sotto certi aspetti, di vera e propria famiglia dove ciascuno saprà di potere contare sull’altro nel momento del bisogno. Gli studenti, perciò, si troveranno a non inseguire solamente il diploma di studi ma a imparare a non avere pregiudizi e a mostrarsi tolleranti verso il prossimo, dando vita ad un gruppo coeso e solidale che ha saputo arricchirsi di persone e sensibilità differenti dalle proprie o da quelle alle quali ero stato abituato.

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Il giornalino della scuola alla sua terza stagione

Il progetto formativo di Accademia Avvenire prevede lo svolgimento di diverse attività che completano le ore effettive di lezione. Alcune di queste continuano a confermarsi determinanti nel migliorare le prestazioni individuali e a livello di classe. Con il passare delle settimane gli studenti che hanno scelto come percorso di studi un biennio di recupero scolastico dimostrano, infatti, capacità sorprendenti nell’ organizzazione dello studio in quasi tutte le materie curriculari. Inoltre, si annovera fra gli iscritti una crescita di interesse e partecipazione, con conseguente drastico calo di ritiri o di assenze che molto spesso si scoprivano essere prive di motivazioni reali. Gli studenti vengono invece a scuola volentieri e con senso di appartenenza.

Il giornalino della scuola: la prima uscita a novembre

Fra le attività extrascolastiche che caratterizzano l’offerta formativa di Accademia Avvenire un posto di riguardo va indubbiamente riconosciuto al giornalino della scuola. L’idea prende le mosse dalla lettura del quotidiano in classe nato dalla collaborazione con alcune delle testate nazionali più prestigiose le quali hanno scelto di mettere a disposizione degli studenti l’edizione giornaliere del loro giornale. L’interesse promosso dalla lettura del quotidiano in classe ha determinato il progetto di realizzarne uno tutto nostro. Il Nuovo Bazar rappresenta già da tre anni lo spazio su cui i giovani giornalisti della scuola si cimentano in articoli riguardanti gli argomenti più svariati da loro particolarmente sentiti. L’iniziativa realizzata dalla nostra redazione scolastica circola in formato cartaceo all’interno della scuola con cadenza mensile. La medesima edizione può essere recuperata nella più pratica versione digitale senza perdere nessuno dei suoi contenuti.

L’alta adesione ad attività come queste costituisce il nostro migliore biglietto da visita. Se ancora non ci conosci hai ancora la possibilità di correre ai ripari. Visita la nostra sede e prendi informazioni dai nostri specialisti. Le iscrizioni sono ancora aperte.

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Riprendere gli studi con Accademia Avvenire

I dubbi sono più crudeli della peggiore verità. Moliére

Quante volte ti sei domandato se lasciare inconclusi gli studi si sia rivelata la scelta giusta. Come sosteneva il commediografo Moliere, talvolta rimanere con il dubbio di avere mancato un’occasione senza averci provato fino in fondo può alla lunga rivelarsi più crudele della peggiore verità.

In qualità di scuola di recupero scolastico, Accademia Avvenire da oltre trent’anni ha creduto e continua a credere che per riprendere gli studi non sia mai troppo tardi. Ad ogni età è infatti possibile approcciarsi alla conoscenza con maturità e motivazioni differenti. Così, non è detto che uno scarso interesse dimostrato in passato, o delle specifiche difficoltà nello studio, debbano per forza rimanere tali.

Nel panorama variegato delle istituzioni private non tutte le scuole si comportano allo stesso modo. Sarà però facile riconoscere quelle che ambiscono perlopiù ad un facile guadagno da quelle che lavorano seriamente scommettendo realmente sul futuro dei propri iscritti

Oggi hai la possibilità di lasciarti alle spalle ogni dubbio e puntare al Diploma con le tue forze grazie alla guida di una scuola come Accademia Avvenire Milano. Con noi potrai rifarti del tempo sprecato e guardare all’obiettivo come mai avresti sperato di fare.

Se non avessimo creduto che fosse giusto offrire a chiunque una seconda possibilità non avremmo fatto insieme tanta strada. Non può esistere, ne siamo convinti, alcuna soddisfazione nel comprarsi il Diploma. Affinché questo abbia per noi valore è bene perciò evitare quei centri che promettono a caro prezzo obiettivi poco credibili.

Hai perso due o più anni sul tuo regolare percorso scolastico? Ora puoi lasciarti alle spalle i passati insuccessi e guardare al tuo futuro con fiducia grazie al metodo pluridecennale proposto da Accademia Avvenire.

E tu vorresti riprendere gli studi in una scuola di recupero anni solida e affidabile? Contattaci ora e inizia il recupero del tuo anno scolastico in Accademia Avvenire e ricordati di seguirci sui nostri social media, ci trovi su Instagram Facebook.

Scuola inclusiva: La paura della diversità e i pregiudizi

Albert Camus sosteneva che “essere diversi non è una cosa buona né cattiva. Significa semplicemente che sei abbastanza coraggioso da essere te stesso”, parole che, riportate ai nostri giorni, appaiono drammaticamente attuali. Ma che cosa significa veramente essere “diversi”? Esistono molteplici maniere o ragioni per sentirsi o essere percepiti come tali. La scuola, assieme alla famiglia, rappresenta indubbiamente il luogo dove simili questioni divengono oggetto di studio e di confronto quotidiano. Qui si impara a relazionarsi e ad accogliere l’altro nella sua interezza, ad accettarsi e a vedere nelle differenze un motivo di arricchimento e apertura piuttosto che una ragione di esclusione.

Tuttavia, nonostante prevalgano di gran lunga atteggiamenti costruttivi e di amicizia non è raro che mescolati a questi, da parte di alcune minoranze si manifestino anche atteggiamenti discriminatori o di bullismo. I fattori scatenanti possono generalmente essere racchiusi in motivi di natura caratteriale o comportamentale o a difetti fisici che divengono oggetto prediletto di deplorevoli offese. In taluni casi, poi, provenire da paesi lontani o manifestare preferenze sessuali non in linea con quelle maggiormente accettate è sufficiente per essere presi di mira o essere isolati.

Accademia Avvenire, una scuola inclusiva da sempre

Accademia Avvenire Milano, è da sempre un modello di scuola fortemente inclusivo che non a caso nel progetto di recupero scolastico mantiene altissimi standard qualitativi che anno dopo anno le hanno consentito di registrare un ottimo numero di iscritti. Presso l’istituto privato milanese si respira un clima di solidarietà e cura, e sotto certi aspetti, di vera e propria famiglia dove ciascuno saprà di potere contare sull’altro nel momento del bisogno. Gli studenti, perciò, si troveranno a non inseguire solamente il diploma di studi ma a imparare a non avere pregiudizi e a mostrarsi tolleranti verso il prossimo, dando vita ad un gruppo coeso e solidale che ha saputo arricchirsi di persone e sensibilità differenti dalle proprie o da quelle alle quali ero stato abituato.

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I test di ingresso: Perché sono cosi importanti?

Si sono appena svolti i test di ingresso per tutti gli studenti che hanno ripreso questa settimane le lezioni. Da molti anni l’idea di iniziare la riapertura dell’anno scolastico somministrando delle prove di ingresso preliminari fa parte del progetto educativo di Accademia Avvenire. Ci si potrebbe chiedere quale possa essere il loro scopo. Per prima cosa funzionano come un modo per “rompere il ghiaccio”. Non è infatti facile riprendere immediatamente un ritmo che si è interrotto per alcuni mesi. In diversi casi, poi, si tratta di nuovi iscritti che con prudenza, e talvolta timidezza, cercano di inserirsi al più presto nella nuova classe e fra i nuovi compagni.

Le prove di ingresso sono dunque un punto di partenza che però ha il vantaggio di consentire ai docenti di conoscere le competenze che si possono ritenere realmente acquisite e quali invece manifestano delle lacune da colmare. In una scuola di recupero scolastico è infatti importante portare tutti quanti a un medesimo livello, partendo dal quale si potranno gradualmente somministrare nuovi apprendimenti.

Un ruolo importante nei test di ingresso è ricoperto certamente dal tema di italiano. È grazie a questo particolare scritto che i ragazzi iniziano ad aprirsi e a confidare agli insegnanti le loro intime preoccupazioni, aspirazioni o frustrazioni. Insomma, il tema rappresenta ancora oggi il più importante biglietto da visita attraverso il quale ogni studente cessa di essere un nome su un registro per diventare a tutti gli effetti una persona.

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