UNIVERSITA’ ITALIANE PIU’ CARE

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Gli atenei italiani potrebbero diventare inaccessibili per gran parte degli studenti che, al ritorno dalle vacanze estive, potrebbero trovare le tasse universitarie aumentate notevolmente. È quanto prospetta l’Udu, l’Unione degli Universitari, dopo l’approvazione del decreto sulla Spending Review. Il decreto in questione ha lo scopo di far tornare a norma tutti gli atenei che chiedevano un contributo troppo alto agli studenti e che li rendeva fuorilegge. Un esempio: il caso dell’ateneo di Pavia, costretto a rimborsare le tasse agli studenti poichè superavano di circa il 4% il tetto consentito dalle legge. Le università, infatti, non possono chiedere ai ragazzi contributi che superino il 20% del Fondo di finanziamento ordinario, ma con il decreto approvato dalla Spending Review non vengono conteggiate nei contributi le tasse dei fuoricorso e degli studenti extracomunitari. Questo consentirà a tutti gli atenei considerati fuorilegge di diventare regolari, ma permetterà allo stesso modo di aumentare notevolmente l’importo richiesto dagli stessi. In alcune università lo scenario realistico prospettato dal’Udu vede quasi raddoppiare le tasse e chiedere annualmente migliaia di euro ad ogni studente. Insomma, la situazione per gli studenti italiani sembra essere davvero preoccupante, soprattutto se paragonata a quella degli atenei francesi, dove le tasse universitarie variano da un minimo di 160 ad un massimo di 460 euro l’anno, o a quella degli atenei tedeschi, dove gli universitari versano ogni semestre da 0 a 500 euro. Certo, se invece vediamo cosa accade in Inghilterra, la nostra situazione potrebbe sembrarci quasi paradisiaca. Infatti, gli studenti d’oltremanica pagano mediamente 1859 euro di tasse universitarie ogni anno.