Recupero anni scolastici: l’importanza di un buon metodo

Recupero anni scolastici: l’importanza di un buon metodo

Negli ultimi anni fra gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori di recupero anni scolastici si è evidenziata una crescente difficoltà nell’approcciarsi allo studio. Spesso, gli studenti si dimostrano incapaci di ottimizzare il tempo a loro disposizione finendo per scoraggiarsi prima di avere portato a termine i loro compiti.

Le distrazioni che portano via buona parte della loro capacità di concentrazione sono del resto note, dai social network, alle chat fino alle tecnologie più varie. Riuscire a entrare nella testa e nei comportamenti delle nuove generazioni non è pertanto un esercizio semplice.

Il punto di vista dei docenti

Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di Docenti denuncia di doversi confrontare con insidie sempre nuove e con problematiche mai prima riscontrate nello svolgere il loro lavoro. Si tratta di accettare quella che di fatto è una situazione nei confronti della quale nessuno può più nascondersi; le nuove generazioni – o generazione Z – sono, infatti, lo specchio di una realtà ormai radicalmente tecnologica in ogni ambito e pretendere che in qualche modo non lo divenga anche la scuola e oggettivamente anacronistico.

Secondo alcune ricerche effettuate su dei campioni di studenti di scuole recupero anni scolastici appartenenti ai più disparati indirizzi di studio, gli studenti perdono la concentrazione dopo non più di dieci minuti e comprendono solo delle porzioni limitate di ciò che gli viene spiegato. Inoltre, fanno sempre più fatica a capire correttamente un testo e a rispondere in maniera coerente a questioni sulle quali vengano interrogati.

Sollecitati a ragionare appaiono confusi e poco chiari, manifestando altresì la difficoltà a sostenere un ragionamento in maniera coerente e organizzata. Fra le materie maggiormente temute spicca la matematica sebbene anche lo studio delle lingue evidenzi non pochi ostacoli.

DSA e BES

Un ragionamento a parte spetta invece ai casi di DSA e di BES.  All’interno di una classe moderatamente numerosa il numero di studenti che riportano questo tipo di valutazione è in costante aumento. Nonostante gli insegnanti abbiano sviluppato maggiore dimestichezza nel fornire adeguati strumenti compensativi e/o dispensativi a coloro che ne hanno diritto, è implicito che, nell’insieme, la presenza sempre più frequente di queste delicate situazioni renda l’attività scolastica sempre più impegnativa e responsabile. Indubbiamente, le scuole recupero anni scolastici che ne usciranno meglio saranno quelle che avranno saputo mettere in atto le proprie risorse migliori escogitando metodi di inclusione e apprendimento sempre più efficaci e performanti.

Naturalmente, per ovviare a problematiche di questa natura, potere disporre di docenti di qualità costituisce certamente garanzia. L’esperienza maturata sul campo può infatti aiutare a individuare più velocemente le strategie da adottare con una determinata classe o con alcuni degli studenti che ne fanno parte. In alcuni casi però anche il migliore insegnante potrà trovarsi di fronte a degli ostacoli imprevisti di fronte ai quali neppure la grande esperienza accumulata negli anni potrà ritenersi sufficiente. 

Metodo di insegnamento

In generale, è noto che un buon metodo di insegnamento dovrebbe sapere coniugare almeno tre aspetti, e nello specifico:

  • collaborazione, ovvero, la capacità di trasformare la classe in un organismo coeso e dinamico; infine, ma non per questo meno significativa,
  • intenzionalità, ossia la capacità di fare sentire l’alunno come un soggetto attivo e compartecipe, assieme all’insegnante, di un processo di apprendimento;
  • dimensione costruttiva grazie alla quale  insegnamenti vecchi e nuovi si fondono dando vita ad un bagaglio di conoscenze realmente funzionale. Quanto più i docenti sapranno lavorare contemporaneamente su questi differenti livelli, maggiore sarà il beneficio che la classe ne saprà trarre.

Oltre ai tre aspetti appena citati, nell’adempiere al proprio lavoro sarebbe importante impegnarsi a conquistare l’interesse dell’aula. Un buon punto di partenza potrebbe coincidere nella predisposizione a intercettare immediatamente le esigenze di chi ascolta, e in primis la causa delle loro insicurezze. In tal senso, mostrandosi al passo con i tempi rispetto alle nuove tecnologie e concedere che i ragazzi le possano utilizzare per sentirsi più sicuri di sé potrebbe essere un fattore di cui tenere conto senza pregiudizi.

Per ogni insegnante l’autentica sfida futura sarà probabilmente questa; il suo superamento passerà anche dalla maniera in cui saranno stati capaci di saper trasformare questi strumenti in degli alleati da usare a proprio vantaggio anziché dei nemici giurati da contrastare ad ogni costo. Insomma, è possibile immaginare la scuola che verrà su un impianto metodologico sempre più smart senza che questo debba invece rappresentare un tabù.

Metodo di studio nelle scuole recupero anni

Guardando invece la questione metodologica dal punto di vista dell’alunno si scopre come, spesso, una delle ragioni da cui provengono risultati insoddisfacenti e demotivanti dipenda dall’assenza di un metodo di studio capace di rendere proficuo il loro impegno e, conseguentemente, positivi i loro profitti. In linea generale gli scarsi risultati risultano infatti prevalentemente legati a questa carenza non da poco che troppo spesso si traduce in un fattore determinante rispetto all’esito delle loro fatiche.

Ma esiste un metodo di studio migliore di altri? Fermo restando che non ne esiste uno che vada bene per tutti, alcuni suggerimenti sono indubbiamente utili. Riuscire, ad esempio, a individuare all’interno della propria abitazione uno spazio silenzioso e lontano da distrazioni rappresenta di sicuro un buon punto di partenza. Non tutti, però, possono contare su delle case spaziose e su una stanza solo loro. In questi casi le vecchie biblioteche, o qualunque luogo di aggregazione, diviene un’ottima occasione per unire l’utile al dilettevole.

I giovani oggi e i metodi di studio nelle scuole recupero anni

Luoghi come quelli descritti piacciono agli studenti di ogni età per il loro carattere glamour e per essere dotati di tutto il necessario per avere un collegamento wi-fi e un comodo tavolo dove ritrovarsi assieme agli amici. Sottolineare le parole chiave e scrivere delle piccole sintesi a fianco al testo sono tecniche semplici e alla portata di chiunque che permettono di fissare i concetti fondamentali da individuare immediatamente al momento del ripasso.

Anche la classica ripetizione a voce alta rientra fra le tecniche migliori, favorendo una facile memorizzazione di concetti e la capacità espositiva. In ultimo, non dobbiamo dimenticare le app. Sono infatti sempre di più quelle che supportano gli studenti fornendo strumenti quali mappe concettuali, schemi e riassunti.

Da Accademia Avvenire Milano, scuola recupero anni scolastici troverai tutto questo e molto altro che ti invitiamo a scoprire da te. Contattaci.

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