L’importanza di trovare la giusta motivazione – Come la scuola può davvero fungere da fattore motivazionale

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Gli studenti delle scuole superiori non riescono sempre a trovare i giusti stimoli quando affrontano i loro studi. La mancanza di entusiasmo, o di reale coinvolgimento rispetto a quanto ci viene insegnato, è fra i principali fattori di insuccesso e, nella peggiore delle situazioni, di abbandono scolastico. Il momento più delicato è certamente rappresentato dal passaggio dalle scuole Medie alle Superiori. Il momento più difficile si presenta al momento della scelta dell’indirizzo di studi che dovrà accompagnare per i prossimi cinque anni, sempre augurandosi che questi non debbano diventare di più. Intraprendere il Corso di Studi non adatto alle mie esigenze può infatti compromettere la mia motivazione e instaurare un circolo vizioso che si rivelerà negativo non solo per la serenità dello studente stesso, ma inevitabilmente anche per gli effetti collaterali che ricadranno sul clima familiare in generale.

Possiamo passare in rassegna alcuni fra i più sintomatici comportamenti che si verificano nel caso di un percorso di studi che si sia “inceppato”:

  • Lo studente perde in autostima e sviluppa un progressivo senso di inadeguatezza e disagio.
  • Si sente perlopiù inadeguato e non all’altezza dei suoi pari che almeno in apparenza sembrano avere saputo gestire meglio le proprie responsabilità.
  • Il rischio che la scuola venga avvertita come un mio nemico è sempre più in agguato.
  • La paura di essere esclusi o di sentirsi un perdente provoca un aumento di irascibilità e rabbia che assieme alla frustrazione può determinare atteggiamenti tra loro opposti, come la chiusura in sé stessi oppure decidere di prendere “brutte strade”, le cosiddette cattive compagnie, dove è più facile sentirsi parte di qualcosa e dove le richieste sono meno impegnative.
  • Il giovane perde progressivamente contatto con lo studio, con la scuola e con le proprie responsabilità costruendo per sé una immagine compensatoria che gli consente di potere meglio convivere con le sue frustrazioni.
  • L’intera famiglia viene travolta da un corto circuito relazionale dove è facile commettere errori, o fraintendere il delicato momento che il proprio figlio sta vivendo.

Di fronte a situazioni come queste cosa può fare concretamente la scuola? Quali strumenti può mettere in atto per aiutare studenti e genitori a superare un momento così critico? Le scuole, davanti a questi drammi, possono dirsi veramente tutte ugualmente attrezzate?

Accademia Avvenire, rivolgendosi specialmente a studenti e famiglie in difficoltà, ha lavorato anno dopo anno per sforzarsi di perfezionare le migliori risposte a queste non semplici situazioni.

  • Uno dei punti di forza di questo importante istituto privato è sicuramente la maniera in cui lo studente e le stesse famiglie vengono qui accolte. L’impressione che si ha fin da subito è di essere parte di qualcosa in cui io sono finalmente protagonista e non solo figurante.
  • I professori non mostrano pregiudizi, ma sono immediatamente disponibili a capire che cosa abbia causato i problemi scolastici pregressi.
  • Il rapporto con le famiglie è tenuto vivo dai professori che compongono il Consiglio di Classe, dai Coordinatori e anche dal personale di Segreteria Didattica. Il personale che compone l’ufficio di Segreteria svolge infatti un ruolo nevralgico nella gestione delle dinamiche emotive e caratteriali dello studente essendo un vero e proprio perno nella costruzione dell’esperienza umana e scolastica che si vive in Accademia Avvenire.
  • Il dialogo è quotidiano, così come l’ascolto: nulla di quanto riguarda lo studente viene, infatti, trascurato dal personale della scuola.
  • Il numero contenuto di studenti per classe rende più facile la creazione di un rapporto di fiducia, di stima e persino di affetto fra i membri del gruppo e i professori.
  • Gli studenti non temono più l’ingresso a scuola né l’ambiente scolastico in sé. La scuola diventa qualcosa verso cui ogni mattina dirigersi senza i precedenti patemi d’animo, le ansie o le crisi di panico che purtroppo non sono rari. Fra i principali ostacoli scolastici, i ragazzi lamentano sempre di più la comparsa di un forte disagio psicologico.
  • Chi avesse perso uno o più anni di scuola potrà usufruire di un percorso di recupero scolastico predisposto specificamente per andare incontro alle difficoltà emerse. I “due anni in uno” diventano la possibilità che cercavo per mettere da parte quanto è andato male nelle mie precedenti esperienze. Guardare al futuro con uno sguardo differente e carico di nuove speranze è l’obiettivo principale coltivato in Accademia a sostegno dei suoi iscritti e delle loro famiglie.

S. Bolivar sosteneva che “L’arte di vincere si impara nella sconfitta”. Anche Accademia Avvenire è convinta non ci sia miglior consiglio motivazionale da offrire ai nostri ragazzi e alle loro famiglie. Con questo spirito sarà più facile incominciare a intraprendere la più importante delle ripartenze.