A pochi giorni dall’arrivo del mese di agosto, indubbiamente uno fra i più attesi dell’anno, molte famiglie oltre ad essere alle prese con creme solari e ombrelloni si vedono costrette a proiettarsi in avanti. Una volta consumate le tanto desiderate vacanze estive si dovrà, infatti, fare subito i conti con l’imminente inizio del nuovo anno scolastico. Gli ultimi due anni sono stati per tutti molto difficili, a loro modo eccezionali e carichi di straordinari cambiamenti. I riferimenti all’esplodere della Pandemia, che peraltro non può ritenersi propriamente finita, ha modificato in modo drastico la maniera nella quale eravamo abituati a pensare la scuola. Che cosa ci aspetta? Si domandano angosciati insegnanti e preoccupate famiglie. Come dobbiamo immaginare l’anno scolastico 2022/2023? È possibile augurarsi un ritorno alla normalità? E che ne sarà di mascherine e distanziamento? Saranno ancora necessari o potremo finalmente archiviarli come un ricordo passato? Difficile rispondere e come si è soliti dire in circostanze analoghe, “nessuno ha la bacchetta magica”. Ciò che possiamo però affermare con certezza è che la scuola resta il pilastro fondamentale di ogni società sia in tempi buoni quanto in tempi cattivi, o se preferiamo, difficili come appunto sono i nostri.
Guardare all’anno scolastico che verrà ci costringe a fare delle considerazioni rispetto a quello che si è appena concluso. L’Esame di Maturità si è svolto senza troppi scossoni o sorprese. Ad avere, invece, riportato non poche difficoltà sono state le classi del primo e del secondo biennio. Molti dei nostri giovani hanno evidenziato problematiche di natura psicologica, relazionale e ambientale, come anche delle evidenti deficienze in seno alla loro reale preparazione. Gli studenti sono apparsi spesso sprovvisti di quelle competenze basilari che avrebbero reso meno difficoltoso quello che si è dimostrato per loro un travagliato anno scolastico.
Inutile nascondersi; questi sono gli effetti inevitabili di ben due anni scolastici svoltisi in maniera discontinua e intervallata da periodi in cui si è resa indispensabile la didattica a distanza, non sempre all’altezza specialmente fra gli studenti più fragili e bisognosi della presenza del Docente. A causa delle misure di contenimento della pandemia le assenze spesso prolungate dei docenti o di componenti della classe, hanno poi fatto il resto. E allora, ritornando al nostro interrogativo principale, come possiamo prepararci ad un nuovo anno scolastico e come affrontare le sue inevitabili incognite?
- Accademia Avvenire, istituto scolastico superiore, si distingue per la vasta esperienza pluridecennale ma, come si può facilmente immaginare non si tratta solo di questo. Ciò che rende veramente unica una scuola come questa è l’insieme di alcuni fattori che non è facile riscontrare in un ambiente scolastico più tradizionale.
- Il personale della scuola, che si tratti degli insegnanti o degli addetti agli uffici di segreteria, non perde occasione per invitare i ragazzi ad avere fiducia nelle proprie capacità. Far comprendere ad ognuno di loro che non siamo tutti uguali e che ciascuno di noi può avere bisogno di tempi e attenzioni differenti è da sempre uno dei punti forti dell’Istituto.
- Anno dopo anno, l’entusiasmo e la passione per il proprio lavoro non hanno mai abbandonato nessuno di coloro che contribuisce a fare di Accademia Avvenire un’esperienza vincente e capace di lasciare un segno profondo in chi, senza essersene mai pentito, l’ha già in precedenza scelta.
- La Struttura stessa è molto accogliente. Dislocata su bene tre piani offre agli studenti la possibilità di muoversi in un ambiente sufficientemente grande dal non fargli avere troppa nostalgia della scuola di provenienza ma, al tempo stesso, garantisce una dimensione meno dispersiva e perciò più adatta alla creazione di legami personali spontanei, forti e durevoli fra di loro.
- La dinamica docente studente è priva di quelle tensioni che spesso impediscono ai ragazzi, specialmente se in età adolescenziale, di potersi sentire tranquilli e a loro agio evitando loro di provare quell’impaccio e imbarazzo che spesso caratterizza le interazioni con gli insegnanti in quel delicato passaggio dell’età scolare.
- Per coloro che hanno perso qualche anno di scuola, Accademia Avvenire rappresenta l’opzione ideale per recuperare in maniera proficua non solamente l’anno o gli anni perduti, bensì un metodo di studio e un approccio verso la conoscenza mai prima sperimentato.
- Coloro che hanno scelto di iscriversi presso Accademia Avvenire per un recupero scolastico o per un corso regolare hanno potuto sperimentare la sensazione insperata di sentirsi finalmente adeguati e soddisfatti di sé stessi con conseguente accrescimento della propria autostima.
- Il confronto fra persone con percorsi scolastici simili risulta particolarmente aggregante e migliora la propria motivazione e, quindi, anche la volontà di perseverare per il raggiungimento finale dell’obiettivo personale che non può che essere il Diploma. Qui, la spesso nociva competitività lascia il posto ad una salutare e leale solidarietà.
- Il conseguimento del Diploma di Studi che senza una scuola come Accademia Avvenire probabilmente non si sarebbe mai raggiunto ci fa progettare il Futuro con maggiore ottimismo, ma anche con la certezza di avere esteso le proprie conoscenze e competenze diventando una persona nuova.
Se è vero che i tempi che viviamo siano decisamente incerti, è indubbio che investire nell’istruzione e nella formazione sia la miglior cosa che possiamo ancora oggi scegliere di fare. Se poi decidiamo di iniziare il nuovo anno scolastico con Accademia Avvenire non potremo che essersene ancora più sicuri essendo questa fra le realtà più prestigiose e di successo della Città Metropolitana di Milano che, tra l’altro, non tralascia di soddisfare un bacino di utenza valido per tutta la Regione Lombardia grazie ai suoi ottimi collegamenti. Dunque, come disse Giulio Cesare, per chi è passato da Accademia Avvenire può certamente valersi il motto. Veni, vidi, vici!