Aumentati in due anni i casi di bullismo fra gli adolescenti – Il ruolo delle scuole nel recupero scolastico e umano

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Come capire il disagio dei nostri giovani

Stando alle statistiche più attendibili, il disagio fra i ragazzi più giovani sembrerebbe negli ultimi due anni avere avuto una forte impennata. Qualcuno imputa questo incremento di segnalazioni agli effetti del Lockdown e più in generale alla mutata situazione ambientale dovuta alla pandemia. Sempre secondo gli esperti, l’essere stati costretti ad un isolamento prolungato e a trovare una interazione tra pari esclusivamente per via virtuale avrebbe alimentato in molti di loro una rabbia a lungo repressa, con conseguente manifestazione di aggressività incontrollata. I canali social, ampiamente diffusi fra i ragazzi, avrebbero poi fatto il resto, fungendo da cassa di risonanza delle proprie azioni o stimolando, a mo’ di sfida estrema, la messa in atto di comportamenti violenti di varia natura.

Sempre più spesso, insegnanti e genitori si vedono costretti a confrontarsi con un mondo che conoscono solo in parte e che frequentemente sfugge alla loro sorveglianza. Le vittime di web challenge, ad esempio, sono in forte crescita. I genitori più attenti possono cogliere che qualche cosa stia turbando i propri figli dai loro repentini cambi di umore o da inspiegabili cambiamenti nelle proprie abitudini. Il più delle volte, però, questi strani atteggiamenti vengono confusi con quelli tipici dell’età adolescenziale la quale, come si sa, è colma di irrequietudini che portano i nostri ragazzi ad avere continui sbalzi di umore e a compiere imprevedibili stranezze. Chi cade vittima di una di queste sfide virtuali può essere stato soggiogato e sottoposto a manipolazione mentale che costringe il malcapitato a compiere gesti di autolesionismo estremo o di violenza nei confronti di altri. Il timore di eventuali rappresaglie, minacciate da coloro che rimangono invisibili, costringe, quindi, questi giovani all’obbedienza. La vergogna, poi, di essersi dimostrati deboli e incapaci di portare a termine la sfida, la paura di ripercussioni, ma anche il timore nel dovere riferire ai propri genitori e insegnanti in quale micidiale trappola si è finiti sono tutti motivi che possono innescare comportamenti che nei casi più gravi possono spingere a gesti definitivi.

  • I fenomeni più preoccupanti di bullismo si verificano nella fascia di età che va dai 12 ai 17 anni. Stando ai dati raccolti e forniti dai centri di osservazione dei comportamenti dei minori, sembrerebbe che la violenza e la voglia di bullizzare il malcapitato di turno abbia in quest’ultimo anno toccato numeri davvero preoccupanti. Non solo, la violenza fisica che una volta era più facile associare ai ragazzi vede ora una forte presenza di casi fra le ragazze, le cosiddette bulle, le quali non si mostrano meno inclini ad usare la forza fisica dei loro coetanei maschi. Si tratta probabilmente di una sorta di bisogno di emulare un modello che ai loro occhi appare vincente e capace di farle accettare in quelle compagnie che, a quell’età, sono per loro la cosa più importante. Escludere, insomma, per non essere a loro volta escluse.
  • Di fronte a questa complessa realtà un Istituto come Accademia Avvenire si rivela ben attrezzato e preparato. La lunga storia di questa scuola privata le ha permesso di confrontarsi negli anni con situazioni sempre nuove e sempre diverse. Il contesto protetto e raccolto consente al personale della scuola di ben monitorare le dinamiche tra gli stessi studenti facendo di questa scuola privata un vero e proprio laboratorio educativo. Questa tipicità esclusiva della scuola Avvenire ha reso possibile che si potessero individuare tempestivamente eventuali situazioni critiche o poco chiare emergenti silenziosamente fra gli studenti, specialmente nelle classi del primo o del secondo biennio.
  • Presso Accademia Avvenire l’importanza di creare tra studenti e insegnanti un clima di dialogo e fiducia ha sempre avuto un posto prioritario ed imprescindibile. Chi sceglie questo istituto lo fa perché magari ne ha sentito parlare bene da altri che qui sono riusciti a superare le proprie difficoltà scolastiche, recuperando qualche anno di studio perso, ma anche per i grandi risultati ottenuti sotto il profilo della crescita personale.
  • Accademia Avvenire ha consolidato la sua offerta formativa mettendo al centro lo studente. Capire che qualcosa a casa o con i propri coetanei non stia funzionando incarna la possibilità stessa di offrire, e quindi realizzare, un piano completo di recupero scolastico e umano.
  • Per gli studenti che stessero attraversando una situazione di fragilità emotiva, e che per questo siano seguiti da psicologi o assistenti sociali, l’Istituto Avvenire prevede che con questi vi sia una attività di collaborazione, fatta di scambi telefonici e incontri programmati, per rendere più organico ed efficace il compito di recupero, scolastico e psicologico, dello studente in difficoltà. Questa sinergia fra i differenti attori è una delle garanzie che un istituto come la scuola di recupero milanese può offrire a qualsiasi genitore in difficoltà.