Accademia Avvenire, scuola recupero anni dove i millenials conversano con Socrate e Popper

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Sull’utilità della filosofia per le nostre scuole recupero anni

Chi tra noi non si è almeno una volta innamorato di una frase, di un pensiero, di una idea? E’ la potenza della parola, quella forza che non per caso la sapienza degli antichi aveva collocato al centro della dimensione dell’essere e dell’esistenza. Ma la scuola così come oggi si presenta sa coltivare l’arte della parola e della dialettica e quindi formare una generazione consapevole e raziocinante? L’impressione è che viviamo in un’epoca in cui tutto è molto veloce, burocratico, poco paziente e purtroppo questi tratti caratterizzano anche le nostre scuole dove spesso gli stessi insegnanti si trovano a dovere spendere molto tempo nell’assolvimento delle lungaggini amministrative a scapito delle dinamiche didattiche che incidono poi sui discenti, sempre meno abili nell’articolare il pensiero e la scrittura. Così, quando ci imbattiamo in una citazione proviamo una sorta di nostalgia per la parola e per la sua magia e avvertiamo che qualcosa ci è stato portato via e, soprattutto, che questo qualcosa ci manca. Non sorprenda perciò che malgrado viviamo in un periodo della storia dove lo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche viene considerato come essenziale per le giovani generazioni del nuovo millennio, si avverta una contrapposta e urgente necessità della saggezza del filosofo, della sua lungimiranza e del suo attento lavoro di lettura della realtà e di una riscoperta dell’importanza della Filosofia, un tempo considerata come la più nobile fra i saperi. Addirittura, sembra che siano proprio gli istituti tecnici e professionali – indirizzi di studio facenti parte assieme a quelli liceali dell’offerta formativa proposta dalla scuola recupero anni Accademia Avvenire di Milano – ad avere lanciato per primi l’allarme riscontrando una crescente difficoltà nei ragazzi nella produzione e comprensione di un testo, reclamando a gran voce l’introduzione della filosofia anche per questi percorsi di studio.

Accademia Avvenire, scuola con una tradizione rivolta da sempre a intercettare le ragioni che determinano le difficoltà scolastiche degli studenti, aveva colto questo deficit molto tempo prima.  Qui gli studenti, a prescindere dall’indirizzo di studio abbracciato, vengono stimolati a parlare, a ragionare, a conversare, a far proprio il motto socratico, ossia che il vero ignorante è chi ha la presunzione di sapere e a non doversi vergognare di un insuccesso a scuola perché la vera virtù sta nel sapere di non sapere. E non ci si ferma a questo. Nel cercare di meglio capire che cosa abbia determinato le difficoltà scolastiche dei giovani si preferisce cercare smentite anziché conferme, che tradotto in parole semplici significa che è troppo facile attribuire gli insuccessi scolastici dei ragazzi alle solite scontate ragioni, più stimolante è invece, sposando il metodo falsificazionista di Popper, cercare di smentire – se serve – persino l’evidenza.

In Accademia Avvenire, insomma, la filosofia è implicitamente presente come metodo che guida e silenziosamente dirige la crescita dei ragazzi, accompagnandoli nelle loro difficoltà ed entusiasmandoli a riscoprire la passione per la conoscenza senza la quale, parafrasando Socrate, nessuna vita è veramente degna di essere vissuta.

Se la filosofia ci interroga, Accademia Avvenire risponde.