Accademia Avvenire e il Liceo Linguistico: storia di un’unione riuscita – Come insegnare una lingua straniera e non farlo pesare

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“La mente non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere”. Questa emblematica citazione dovrebbe essere affissa sulle pareti di ogni scuola e di ogni aula del mondo. Insegnare, al contrario di quanto si possa credere, non è un mestiere facile e probabilmente non è nemmeno da tutti. Riprendendo le parole del grande filosofo e biografo classico Plutarco, possiamo ammettere che una preparazione rigorosa e la conoscenza delle discipline da parte dell’insegnante non sono sempre sufficienti per riuscire nell’impresa di accendere, appunto, l’interesse dei nostri giovani. Ma la scuola italiana a che punto sta con l’insegnamento delle lingue straniere? Come abbiamo accolto questa importante sfida? È ancora vero che gli italiani non abbiano una vera predisposizione per le lingue? E in quali tra le lingue studiate i nostri studenti incontrano maggiore curiosità o difficoltà?

Indubbiamente, le domande con le quali confrontarsi non sono poche. Possiamo provare a fare però delle osservazioni più generali. Che ad esempio, tradizionalmente, da parte degli studenti italiani, ma anche dei più adulti, vi sia un certo blocco o un vero e proprio tabù nell’esprimersi in lingua straniera sia una verità abbastanza evidente nessuno discute, sebbene nel tempo le cose stiano decisamente migliorando. Ma perché abbiamo tanta paura di usare una lingua diversa dalla nostra? Che cosa ci fa sentire perlopiù inadeguati? Certamente, molto dipende dal metodo scelto. Se ci pensiamo, il più delle volte la competenza grammaticale viene messa al centro della lezione a scapito di altri aspetti. Insomma, si insegna per esempio l’inglese alla stregua di una lingua antica come il latino. Siamo proprio sicuri che questo allineamento fra una lingua antica e una moderna possa essere davvero proficuo? Il dubbio è che, al contrario, finisca con l’essere scoraggiante e demotivante. Questo accanirsi sulle regole ci impedisce di cogliere la vera anima di una lingua, e non è raro che al ritorno da un viaggio a Londra si scopra che la lingua lì parlata ci sia apparsa addirittura differente da quella contro cui abbiamo dovuto faticosamente lottare. Ma non tutte le scuole sono uguali. Quali sono le strategie didattiche e metodologiche che puoi trovare, per esempio, in Accademia Avvenire?

  • Accademia Avvenire lavora da molti anni nel recupero scolastico del Liceo Linguistico. Per la precisione, qui puoi anche frequentare un singolo anno ma, se guadagnare qualche anno di studio perduto è la tua priorità, allora sei nel posto giusto.
  • Le ore dedicate alla lingua straniera sono moltissime. Le lezioni sono svolte nella lingua che si dovrà imparare. L’ascolto è infatti indispensabile per potere familiarizzare con una lingua diversa dalla mia.
  • Attraverso l’ascolto imparo la pronuncia. Quanto più la pronuncia appare corretta tanto meglio riuscirò a camuffare o a nascondere eventuali incertezze o scorrettezze grammaticali.
  • La lingua serve per comunicare. Molte strutture grammaticali non vengono poi utilizzate nel parlato. Attraverso l’insegnamento in lingua posso, appunto, apprendere alcune tipiche formule o modi di dire della lingua parlata.
  • Gli insegnanti si appoggiano a testi e dispense ma anche alle moderne tecnologie. Agli studenti viene infatti suggerito di guardare i tanti film ispirati ai grandi romanzi della letteratura in lingua originale. In questo modo sarà più facile cogliere il senso di un’opera e ricordarne personaggi, caratteri e trama.
  • Per i più piccoli, l’ascolto di canzoni in lingua straniera, per loro natura orecchiabili e facilmente memorizzabili, favorisce una prima importante familiarità con la lingua.
  • Il momento del confronto è quotidiano. Le classi sono concepite il più possibile con un numero di studenti inferiore ai venti, e talvolta non superiore alla quindicina di ragazzi per classe. La possibilità di avere un dialogo continuo con il docente è quindi garantito. Non solo, il limitato numero di studenti per classe predispone ad una migliore sinergia fra gli stessi studenti tra loro e nel rapportarsi al docente. I nostri imbarazzi, le paure frequenti, il blocco ad usare una lingua straniera in tal maniera è più facile vengano abbattuti con conseguente più naturale apprendimento e risultati finalmente soddisfacenti.
  • Va da sé che anche la produzione scritta sia importante. Per questo motivo il metodo di Accademia Avvenire prevede che ogni mese sia predisposta una verifica con eventuale comprensione di un testo o esercitazioni di varia tipologia. Chi dovesse riportare un risultato non sufficiente potrà rifarsi grazie ai corsi di recupero pomeridiano indirizzati a coloro che mantengono delle difficoltà nelle discipline linguistiche e che così potranno velocemente mettersi in pari con gli altri.

Chi sceglie Accademia Avvenire scopre ben presto un ambiente accogliente, incoraggiante e stimolante. Non dimentichiamoci che il Liceo linguistico, al di là delle lingue straniere, è un Corso che prevede l’approfondimento delle tipiche materie liceali, dalla Filosofia alla Storia dell’arte, dalla Letteratura Italiana alla Storia e, ovviamente, se pure con un carico minore, le materie scientifiche. È, insomma, un corso completo e dinamico. Chi si iscrive in un Liceo Linguistico è certamente mosso da curiosità, voglia di apprendere nuove culture e abitudini. Il tipico studente del Liceo Linguistico, insomma, è di per sé mosso da curiosità, è acceso dalla voglia di spalancare i suoi occhi e la sua mente oltre sé stesso e il suo micromondo. Cerchiamo, allora, di non spegnere noi il suo entusiasmo. Se punti su Accademia Avvenire puoi essere sicuro che troverai proprio quello di cui hai bisogno e che avevi sempre cercato. Diplomarsi non sarà neppure la sola cosa importante. Sarà bello arrivarci ricordando ogni momento di questo viaggio avventuroso e sorprendente. Allora, non esitare: Accademia Avvenire ti aspetta!